La visita fisiatrica è un’importante tappa del percorso riabilitativo di un paziente in seguito ad un trauma, a una patologia, a un processo infiammatorio o un intervento chirurgico a carico dell’apparato osteoarticolare.
La figura del fisiatra è però differente da quella dell’ortopedico pur occupandosi del medesimo apparato. L’ortopedico si preoccupa di ciò che non funziona e di come intervenire per riportarlo allo stato iniziale. Invece il fisiatra si occupa di come tutto ciò influisca sulla qualità di vita del paziente; è inoltre lui a decidere la riabilitazione più adatta per ritornare alla vita precedente o comunque allo stile di vita migliore possibile.
La riabilitazione consigliata è sempre studiata sulle esigenze specifiche del singolo paziente. Una diminuzione parziale della possibilità di movimento di un dito della mano può avere, ad esempio, una ripercussione praticamente nulla sullo stile di vita di un insegnante di matematica, ma è un grave danno per un pianista professionista. Pertanto per questi due pazienti si avranno degli approcci diversi dato il differente impatto che il medesimo problema ha portato nelle loro vite.
Come si svolge la visita fisiatrica?
La visita fisatrica dura mezz’ora circa e non necessita di alcuna preparazione specifica. Bisogna però ricordarsi di portare la cartella clinica e gli esiti di tutti gli esami fatti riguardo il trauma o la patologia in essere.
La prima parte della visita consiste in un colloquio con il paziente in cui verrà analizzato il problema, i trattamenti compiuti fino a quel momento e le eventuali complicanze insorte. Si valuteranno anche altre patologie in essere che possono influenzare la scelta della riabilitazione da svolgere. Il paziente spiegherà anche come tutto ciò influisca sull’attuale stile di vita e tutti i problemi riscontrati a riguardo.
Durante la seconda parte della visita invece il fisiatra si accerterà di persona delle capacità di movimento del paziente, della sua postura, dei riflessi e di ogni altro aspetto coinvolto. In alcuni casi può non essere sufficiente la semplice visita e il medico prescriverà degli esami specialistici come radiografie, risonanze magnetiche, ecografie, ecc..
Non ci sono controindicazioni alla visita fisiatrica; tutti gli esercizi fatti per verificare la capacita di movimento possibile rispetteranno sempre l’attuale possibilità di movimento del paziente, senza sforzarlo.
Questo tipo di visita è molto consigliata in quanto permette di scegliere la riabilitazione più adatta per raggiungere in minor tempo il risultato migliore possibile.
Cosa prescrive il fisiatra?
Al termine della visita o dopo gli eventuali esami di approfondimento, il fisiatra prescriverà il percorso riabilitativo più corretto per il recupero funzionale ed il ritorno ad una vita “normale”. Solitamente la riabilitazione consiste in una o più di queste terapie:
- fisioterapia, per rinforzare i muscoli e migliorare la mobilità
- farmaci, per combattere il dolore
- trattamenti specifici di supporto o in sostituzione alla fisioterapia (a seconda dei casi) come onde d’urto, tecarterapia, magnetoterapia, …
Il fisiatra potrà anche decidere di fissare eventuali visite di controllo per verificare gli effetti ottenuti durante la riabilitazione e quindi confermare o modificare la terapia secondo i risultati ottenuti.