Il piede diabetico è una complicanza del diabete alquanto diffusa e purtroppo anche dalle gravi conseguenze: circa il 15% dei diabetici si trova a dover affrontare una lesione ulcerativa del piede che comporta gravi rischi per la salute del paziente oltre che a lunghi percorsi di guarigione con anche ricoveri ospedalieri. Inoltre, purtroppo, la degenerazione di questo problema comporta l’amputazione del piede: in Italia ogni anno vi sono 7 mila amputazioni per questo motivo e nel 40% dei casi c’è necessità di un’amputazione maggiore dell’arto.
Anche in caso di successo della chiusura dell’ulcera, il paziente dovrà comunque sottoporsi ad una continua prevenzione secondaria in quanto non si arriva alla risoluzione della complicanza ma solamente ad una remissione della malattia.
Gli unici modi efficaci di combattere questo tipo di complicanza del diabete sono la corretta prevenzione e la diagnosi precoce. In questo modo si può procedere con adeguate terapie sin dai primi sintomi per limitare al minimo la possibilità di complicazioni e di amputazione.
I fattori di rischio
Il piede diabetico è, come indica il nome stesso, legato alla presenza del diabete. Negli ultimi 20 anni la medicina ha fatto passi da gigante a riguardo: oggi i diabetologi riescono a definire la possibilità di rischio di sviluppare tale patologia e possono stabilire una prassi di prevenzione da seguire adatta al paziente.
Solitamente il fattore di rischio viene così definito:
- assente – grado 0: assenza di neuropatia e vasculopatia
- moderato – grado 1: presenza di neuropatia
- elevato – grado 2: neuropatia + deformità del piede o vasculopatia periferica
- elevatissimo – grado 3: si è già verificata un’ulcera al piede
In base al fattore di rischio il medico stabilisce la profilassi da seguire per un’adeguata prevenzione.
I sintomi del piede diabetico
I sintomi più frequenti ed evidenti del piede diabetico sono:
- formicolio, soprattutto nelle ore notturne compromettendo anche la qualità del sonno
- sensazione come di punture di spillo
- riduzione della sensibilità (non si percepiscono più piccoli fastidi sotto il piede, come dei sassolini ad esempio, non si sente più la differenza di materiale o temperatura delle superfici su cui si poggia il piede, …)
Questi sono dei gravi segnali d’allarme che non devono essere mai sottovalutati. Altri sintomi che possono essere segnalati e valutati insieme al medico sono:
- tagli e lesioni (non spiegabili)
- pelle stranamente fredda
- cambio del colore della pelle
- deformazioni
La prevenzione del piede diabetico
Oltre al controllo della glicemia e a tutti gli altri controlli già prescritti dal diabetologo, consigliamo:
- accurata igiene dei piedi
- controllo giornaliero dei piedi per scoprire eventuali pre-lesioni e per monitorare ogni possibile cambiamento (colore, temperatura, etc)
- lavare tutti i giorni i piedi con acqua tiepida e un buon sapone neutro senza però effettuare lunghi pediluvi. Asciugarli accuratamente.
- trattare eventuali ispessimenti della pelle solamente con pietra pomice naturale
- utilizzare quotidianamente, dopo la pulizia del piede, una crema idratante ed emolliente per dare elasticità alla pelle
- tagliare le unghie dritte e non troppo corte; meglio non utilizzare le forbicine ma un tagliaunghie; per smussare gli angoli delle unghie è preferibile una lima di cartone
- la notte, se i piedi sono freddi, non utilizzare borse dell’acqua calda ma dormire con le calze
- non camminare scalzi, neanche in casa
- indossare scarpe comode, con un plantare adatto; evitare scarpe con punta stretta, tacchi alti, scarpe aperte e sandali
- non usare mai le scarpe senza le calze
- non tagliare i calli, non forare vesciche o bolle, …
Inoltre il nostro più grande consiglio è di non seguire il parere di amici o parenti ma di consultare sempre il proprio diabetologo per un parere corretto sul piede diabetico e le modifiche che si vogliono apportare alla propria routine di prevenzione!